Il WWF messo accusato da un documentario sconvolgente
di Sophie Cappella
In un servizio pubblicato il 22 giugno sulla televisione pubblica tedesca (ARD), il regista Wilfried Huismann indaga sulle pratiche e i retroscena del WWF, sulle tracce dei 500 milioni di euro di donazioni annuali versati alla più grande organizzazione mondiale di protezione dell'ambiente, il giornalista investigativo si reca nel Borneo, in Indonesia, dove il WWF sostiene di difendere l'orango, una specie in pericolo. Sul posto, l'equipe ha scoperto una riserva di 80 ettari dove vivono due oranghi nel cuore di 14.000 ettari di piantagioni di palma da olio ai quali l'ONG ha assegnato l'etichetta "produzione sostenibile".
Il documentario esamina anche il "Progetto Tigre" gestito dal WWF dal 1974, in collaborazione con il governo indiano, per protezione della tigre del Bengala. Per soddisfare le esigenze del WWF che richiedeva un aumento dell'8% delle aree protette, il governo indiano ha proceduto, sin dal 2002, all'espulsione di 100.000 autoctoni. Un numero che potrebbe raggiungere un milione di persone nei prossimi anni, denuncia il documentario.
Wilfried Huismann cerca anche di capire il coinvolgimento del WWF a delle "tavole rotonde" con aziende di ingegneria genetica, come il gigante Monsanto, e con la multinazionale Wilmar, e la cauzione "etica" assegnata dal WWF a queste aziende, assicurando che producevano della soja e della olio di palma "sostenibili". Disponibile per ora soltanto in tedesco, il documentario ha già provocato molte polemiche nell'oltre Reno. In Francia, l'ONG presieduta dalla velista Isabelle Autissier conosce una crisi interna senza senza precedenti.
Sophie Chapelle
[Traduzione di Ario Libert]
Vedere il film Der mit dem Panda Pakt:
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