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6 giugno 2012 3 06 /06 /giugno /2012 07:00

Quando Goldman Sachs speculò sul traffico sessuale


goldman-Sachs.jpg

Una grande lezione di etica e affari dai migliori del settore...

Per la banca di Wall Street, tutto è buono per farsi un ottimo guadagno. Dopo le subprimes o la speculazione sui prodotti alimentari, il traffico sessuale e la prostituzione! Goldman Sachs ha investito in un'impresa implicata in numerosi affari di traffico sessuale negli Stati-Uniti, rivela un giornalista del New York Times. Tra poco una quotazione sui minorenni costretti a prostituirsi?

 

Ecco un'informazione imbarazzante per Goldman Sachs, che ha intaccato un po' la sua reputazione: la banca finanzierebbe indirettamente un sito internet che svolge un ruolo importante nella prostituzione e il traffico sessuale di minori negli Stati Uniti. L'Affare è stato svelato dalle colonne del New York Times dal giornalista Nicholas D. Kristof (due volte premiato con il premio Pulitzer). Quest'ultimo indagava sul finanziamento del sito Backpage, che detiene il 70% del mercato degli annunci di prostituzione e di escort-girls negli Stati Uniti [1]. Il sito appartiene a una oscura società dal nome di Village Voice Media. Il giornalista del New York Times si è procurato delle informazioni riguardanti quest'impresa: il 16% del capitale è detenuto dalla banca di investimento Goldman Sachs.

Malgrado i tentativi del sito per eliminare gli annunci legati ad attività non legali, quest'ultimo resta il principale forum di traffico sessuale del paese. Una situazione denunciata soprattutto da 19 senatori che hanno inviato un messaggio alla compagnia, citando numerosi esempi di processi in corso su degli affari in cui il sito ha svolto un ruolo. È stata anche raccolta una petizione con 223.000 firme, che hanno messo sotto pressione il Village Voice Media.

 


Irresponsabile, non colpevole...


Difficile in queste condizioni per Goldman Sachs ignorare le attività di cui è accusato il sito. Tanto più che la banca di Wall Street vi è molto implicata: uno dei suoi dirigenti, Scott L. Lebovitz, è stato nel consiglio di amministrazione di Village Voice Media per molti anni. "È un investimento minimo per una grande impresa, e non ho alcuna ragione di pensare che i quadri superiori di Goldman erano al corrente della sua connessione con il traffico sessuale," sfuma il giornalista. Ma, egli prosegue, "da più di sei anni [2], Goldman detiene una partecipazione importante in una società nota per i suoi legami con il traffico sessuale, ed ha partecipato al consiglio di amministrazione dell'impresa per quattro anni. Non c'è nessuna indicazione che Goldman o qualcun altro abbia mai utilizzato la sua partecipazione per esortare Village Voice Media ad abbandonare gli annunci di escort-girls o a verificare la loro età".

 

La banca respinge ogni responsabilità. "Non abbiamo alcuna influenza sulle operazioni", assicura un porta parole della Goldman Sachs. Ciò significa che il suo managing director attuale all'interno del consiglio di amministrazione è un dirigente incompetente (pagato con quanti milioni di dollari?). Appreso che il giornalista stava indagando sui proprietari del sito, la banca ha cercato freneticamente a sbarazzarsi delle sue azioni, afferma Nicholas D. Kristof. Lo ha contattato da alcuni giorni per informarlo che aveva firmato un accordo per vendere la sua partecipazione all'impresa. Dopo sei anni di lucrosi guadagni sull'investimento? Goldman Sachs, in parte responsabile della crisi finanziaria attuale, continua parallelamente a speculare su tutto ciò che si muove: derrate alimentari e materie prime, energie sporche, debiti pubblici…

 

 

 

Agnès Rousseaux

 

[Traduzione di Ario Libert]

 

 

LINK al post originale:

 Quand Goldman Sachs spécule sur le trafic sexuel

NOTE

[1] Secondo il centro di analisi dei media e della pubblicità Aimgroup.


[2] Goldman Sachs è entrato nel capitale di Village Voice Media nel 2000, il sito Backpage è stato acquistato dalla compagnia nel 2006.

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