All'origine del genocidio amerindiano: colonialismo e industrializzazione
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All'origine del genocidio amerindiano: colonialismo e industrializzazione

La battaglia di Wounded Knee è stata l'ultimo capitolo di una lunga lotta degli amerindi contro il governo coloniale statunitense per preservare una parte delle loro terre ancestrali ed il loro modo di vita tribale.
Qual è la parte dell'industrializzazione e della superiorità in numero dei coloni americani sulla sconfitta degli Indiani delle Pianure?

Una delle città chiave nella rivolta indiana del 1862 nel Minnesota, è stata New Ulm, una comunità fondata ed abitata soprattutto da tedeschi. La popolazione era in crescente e rapido aumento. Nel 1862, New Ulm contava 900 abitanti. Gli Indiani delle Pianure non potevano contrastare l'immigrazione e la colonizzazione. Degli immigranti europei arrivavano quotidianamente e gli Indiani delle Pianure, stavano perdendo la battaglia demografica. Così si stima a circa 2.5 milioni il numero degli indiani nel Nord America all'inizio del XIX secolo. Nel 1860, non erano più che 350.000 e nel 1890 la popolazione indiana era stata ridotta a 250.000 persone.
Il capo indiano Piccolo Corvo

L'intrusione della "civiltà" occidentale e dell'economia di mercato hanno anch'esse contribuito a distruggere la cultura e gli stili di vita degli Indiani delle Pianure. Quest'economia ha distrutto il modo tradizionale di sostentamento caccia/raccolta. Sterminate mandrie di bufali sono state distrutte da cacciatori "clandestini" incoraggiati dall'esercito americano poiché ciò privava gli indiani del nutrimento e di conseguenza indeboliva il nemico. Si valuta in circa 15 milioni il numero di bufali uccisi la cui sparizione era quasi compiuta verso il 1880. La distruzione del patrimonio bovino indiano è stato l'elemento primario nella distruzione di una delle principali fonti di nutrimento degli Indiani delle Pianure e nella degradazione dei loro modi di vita.
Il processo di "detenzione nelle riserve" ha infine completato il processo di distruzione della società indiana e della sua popolazione nel corso di un lento processo, una morte lenta genocidiaria. Il sistema delle riserve ha isolato gli Indiani, distrutto le loro culture, i loro modi di vita e di sostentamento. Benché alcuni aspetti delle riserve pretendevano "preservare" i modo di sussistenza degli indiani come la distribuzione di lotti di terra, questi metodi si sono rivelati completamente inefficaci in materia di sfruttamento agricolo. Il sistema delle riserve costituiva di fatto una ghettizzazione su vasta scala nel senso primitivo della parola ghetto così come era concepito dagli Italiani per racchiudere ed isolare gli ebrei a Venezia: una zona in cui vive un gruppo etnico separato dalla comunità nazionale, un gruppo escluso dalla vita corrente della nazione.
Questo sistema di riserve ha creato un lento processo di sterminio etnico.




Il colonnello americano John Chivington vero adoratore di questo massacro, ha allestito uno scenario teatrale a Denver nel corso del quale raccontava gli avvenimenti di questo massacro ed ha pubblicamente esibito 100 scalpi di indiani, comprendenti quelli delle parti intime di donne indiane. Alcuni di questi resti macabri possono essere visti in certi musei tra cui quello di Denver.
Il capo indiano Black Kettle
La battaglia di Sand Greek mostra il carattere reale di queste "battaglie" celebrate dai coloni USA e dalla loro armada cinematografica hollywoodiana. La maggior parte erano dei veri massacri di popolazioni senza difesa, ma tutto questo è stato dissimulato e non fa parte del curriculum scolastico americano mentre la Shoah è insegnata.

Gli Indiani delle Pianure hanno condotto una lotta disperata contro la colonizzazione di europei venuti ad installarsi sulle loro terre. Non era una guerra ma semplicemente un genocidio che era stato avviato nel 1850. L'industrializzazione ha dato ai coloni il vantaggio tecnologico per dominare militarmente, ma ha anche contribuito alla colonizzazione stessa, le espropriazioni, gli spostamenti di popolazioni indiane per lo sfruttamento delle ricchezze naturali e l'espansionismo yankee. La ferrovia ha permesso la colonizzazione di un vasto territorio a detrimento delle popolazioni indiane autoctone di cui costituiva il terreno di caccia, la fonte del nutrimento. La sola vera ricchezza degli Indiani delle Pianure erano le loro terre che il governo USA ed i suoi coloni bramavano e di cui si sono impadroniti a prezzo di massacri e di un genocidio sistematico nei confronti di un'intera popolazione. La tragica storia degli amerindiani è un esempio dei "benefici della civiltà" sfortunatamente in corso di ripetersi altrove, in Palestina, e che bisogna ad ogni costo combattere e fermare.
Non dimenticate: gli Stati Uniti sono stati costruiti su un genocidio, quello degli amerindiani.
[Traduzione e cura iconografica di Ario Libert]
APPENDICE:
Brani tratti dal seguente link in lingua italiana ed altamente raccomandabile: Il massacro di Sand Creek
All'alba del 29 novembre 1864, il colonnello Chivington fece circondare l'accampamento, nonostante gli accordi presi e anche se nel mezzo del villaggio sventolava la bandiera americana, comandò l'attacco contro una popolazione inerme che quasi niente fece per reagire. (...) Gli uomini vennero scalpati e orrendamente mutilati, i bambini usati per un macabro tiro al bersaglio, le donne oltraggiate, mutilate e scalpate. (...) In nessun modo si riuscì legalmente a rendere giustizia ai pellerossa.
Sembrava una carneficina indiscriminata di uomini, donne e bambini. Vi erano circa trenta o quaranta squaws che si erano messe al riparo in un anfratto; mandarono fuori una bambina di sei anni con una bandiera bianca attaccata a un bastoncino; riuscì a fare solo pochi passi e cadde fulminata da una fucilata. Tutte le squaws rifugiatesi in quell'anfratto furono poi uccise, come anche quattro o cinque indiani che si trovavano fuori. Le squaws non opposero resistenza. Tutti i morti che vidi erano scotennati. Scorsi una squaw sventrata con un feto, credo, accanto. Il capitano Soule mi confermò la cosa. Vidi il corpo di Antilope Bianca privo degli organi sessuali e udii un soldato dire che voleva farne una borsa per il tabacco. Vidi un squaws i cui organi genitali erano stati tagliati... Vidi una bambina di circa cinque anni che si era nascosta nella sabbia; due soldati la scoprirono, estrassero le pistole e le spararono e poi la tirarono fuori dalla sabbia trascinandola per un braccio. Vidi un certo numero di neonati uccisi con le loro madri. "
Testimonianza di Robert Bent, che si trovava a cavallo con il colonnello Chivington
Testimonianza del tenente James Connor
Quando scese la notte i sopravvissuti strisciarono fuori dalle buche. Faceva molto freddo e il sangue si era congelato sulle loro ferite, ma non osarono accendere i fuochi. L'unico pensiero che avevano in mente era di fuggire a est verso lo Smoky Hill e cercare di raggiungere i loro guerrieri. (...) Per 80 chilometri sopportarono il gelo dei venti, la fame e i dolori delle ferite, ma alla fine raggiunsero il campo di caccia.
Come la notizia del massacro di Sand Creek si sparse nelle pianure, i Cheyenne, gli Arapaho e i Sioux mandarono staffette avanti e indietro con messaggi che invitavano tutti gli indiani a unirsi in una guerra di vendetta contro i bianchi assassini.
Nel 1865, le testimonianze della strage portarono il Congresso ad aprire un'inchiesta. Ma i colpevoli non furono mai puniti, la strage non venne mai ufficialmente condannata. L'episodio innescò dodici anni di Guerre Indiane sfociate poi nella uccisione di George Custer a Little Big Horn.
Sul luogo della strage, avvenuta il 29 novembre 1864 lungo un torrente del Colorado, sarà posta una lapide per ricordare i Cheyenne e Arapaho, in gran parte donne e bambini, massacrati da un migliaio di "giacche blu" del colonnello John Chivington.
Sulle prime Chivington fu acclamato e riconosciuto come un eroe per la "battaglia" di Sand Creek, ma presto iniziarono a circolare le voci secondo le quali si era trattato di un vero e proprio sterminio, che i soldati erano per lo più ubriachi e che la gran massa degli uccisi era composta di donne e bambini. Queste voci sembrarono trovar conferma quando Chivington arrestò sei dei suoi uomini accusandoli di codardia in battaglia. Senonché tra i sei vi era anche il capitano Silas Soule, un amico di Chivington che aveva combattuto con lui al Glorietta Pass, e che ora parlava apertamente di "carneficina", sostenendo di non essere codardo, ma di aver volutamente rifiutato di partecipare al gioco al massacro voluto da Chivington contro un gruppo di indiani amici e indifesi. Per questo, subito dopo il loro arresto il Segretario alla Guerra ordinò l'immediato rilascio dei sei e il Congresso avviò un'indagine formale sui fatti di Sand Creek. Purtroppo Soule non poté testimoniare in quanto, una settimana dopo il rilascio, fu ucciso a Denver, colpito alle spalle con una revolverata.
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