Si può fare denuncia politica con i fumetti? A giudicare da quello che presentiamo ora, e che risale al 1980, si direbbe di sì.
Si tratta di una storia intitolata Fiumicino, autore Alfredo Chiappori, un grande della satira politica italiana germogliato nei fervidi anni '70. Di lui non possiamo non ricordare una nutrita serie di personaggi e opere che ne fecero uno dei più importanti ed innovativi autori all'interno del genere. Cominceremo quindi dal primo, il simpaticissimo Up, il sovversivo, un omino qualunque che assiste (non si sa come) alle peggiori manovre occulte di servizi segreti ed organizzazioni statali e non, più o meno "deviate", sempre a testa in giù rispetto ai truci personaggi, poggiato coi piedi cioè su quella che è la linea superiore delle vignette in cui compare.
È bene anche ricordare che Chiappori si era già occupato pochi anni prima di satireggiare la storia d'Italia, quella edulcorata che ci insegnano a scuola o di cui si fa cenno nei mezzi di informazione, piena di luoghi comuni falsi e pseudo ingenui, pubblicando con la sua casa editrice di allora, la milanese Feltrinelli, Storie d'Italia 1860-1870, (1977); Storie d'Italia 1846-1860 (1978); Storie d'Italia (1870-1896), (1979); Storie d'Italia (1918-1925), (1981). La storia italiana presentata quindi nel settimanale "Panorama" è la più, come si direbbe oggi, Up dated di tutte quelle edite nei quattro volumi feltrinelliani.
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[A cura di Ario Libert]
Copertina di Storie d'Italia (a Fumetti). Di scandalo in scandalo, che raccoglieva 10 storie di 10 celebri autori diversi, aventi a soggetto grandi scandali dal secondo dopoguerra.
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