Abbiamo accennato in vari saggi già apparsi all'interno del presente blog alle culture gilaniche neolitiche basate su rapporti egualitari e funzionali tra i sessi.
In attesa di ulteriori approfondimenti, di natura teorica e storiografica, riteniamo doveroso porre in risalto le aree in cui queste culture, caratterizzate dal culto della dea madre e da un'agricoltura e commercio fiorenti e su vastissima scala, lasciarono i loro segni più profondi.
Dopo Creta minoica, l'isola di Malta merita senz'altro attenzione per la quantità e qualità dei reperti archeologici a dir poco impressionanti.
Dea Dormiente dall'isola di Malta
di Kathy Dauthuille
L'isola di Malta è soprattutto conosciuta per i suoi cavalieri ma poco per i suoi templi. Infatti l'isola di Malta e la piccola isola di Gozo posta a lato, possiedono sette templi megalitici; attualmente diciasette siti raggruppano trentatré vestigia in totale.
Questi templi sono i più antichi del mondo e datano dell'età del bronzo. Il tempio di Ggantija (che vuol dire gigante) si trova sull'isola di Gozo e data al 3600 a. C., in fondo ad una camera si trovano delle strutture tabulari. Non molto distante un circolo di pietre (resti di un ipogeo).
Tempio di Ggantija. © Photo K. Dauthuille
Il tempio di Tarxien data al 3500 a. C., vi si trovano bassi rilievi a spirale, la parte bassa di un astatua di dea (dalle forme generose, forse una statua della fecondità).
Tempio di Tarxien. © Photo C. Dauthuille
Il tempio di Hagar Qim che data al 2600 a. C., possiede un muro di cinta ciclopico e Mnajdra che data al 3500 a. C., mostra delle poret monilitiche, sono dei templi dalle strutture colossali, si può trovare in un muro una pietra di 6,60 m pesante 20 tonnellate.
Tempio di Hagar Qim. © Photo K. Dauthuille
Temple de Mnajdra. © Photo K. Dauthuille
Questi templi (edificati spesso tre alla volta) hanno in comune il fatto di essere edificati in cammere elissoidali che hanno il contorno delle statue della fertilità; infatti, sovrapponendo i contorni della statua e del tempio, questi coincidono. Sono dei santuari dotati di absidi. Quello di Mnajdra è edificato in modo tale che i raggi del sole levante entri nel corridoio centrale.
Pianta del tempio di Mnajdra. © Photo K. Dauthuille
Troviamo degli altari e dei "passaggi di oracolo".
Altare. © Photo K. Dauthuille
Passaggio di oracolo. © Photo K. Dauthuille
Parallelamente alle enormi statue della fecondità, si sono ritrovati nell'ipogeo di Hal Saflieni una statuetta in terracotta rappresentante una enorme signora addormentata, vestita con una gonna pieghettata in basso. Si potrebbe pensare che questa statuetta era legata al rito del "sogno lucido" praticato un tempo nelle "sale di incubazione".
Sono dei luoghi impressionanti per la loro forma e per il loro simbolismo.
Dea di Skorba
Il resto del tempio maltese più antico sarebbe un muro di grandi pietre secche erette nel neolitico sul sito di Skorba. Datante al 5200 a. C., sarebbe dunque anteriore di 700 anni alla prima costruzione megalitica continentale il Cairn di Barnenez nel finisterre (da 4500 a 3500 a. C.), di 1200 anni rispetto agli allineamenti di Carnac (4000 a. C.), di 2400 anni rispetto al cerchio di Stonehenge (dal 2800 al 1100 a. C.) e 2600 anni prima delle piramidi d'Egitto (da 2600 al 2400 a. C.).
Idolo gemello dall'ipogeo di Xaghra
[Traduzione di Ario Libert]
LINK:
Les temples mégalithique de l'ile de Malte
LINK pertinenti:
Le origini e la diffusione del Patrismo nella Saharasia, 01 di 02
C'era una volta l'isola di Creta
LINK ad un documentario You Tube su Malta megalitica: